Diocesi di Lamezia Terme

XI TAPPA: ITINERARIO DELLE SACRE RELIQUIE
DI SAN FRANCESCO DA PAOLA


 

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Fino al secolo IX non si hanno dati attendibili sulla origine della Diocesi di Nicastro anche se non mancano notizie desunte da tradizioni tramandate, senza metodo critico, da scrittori locali e regionali, infarcite da leggende, compresa quella che la farebbe risalire addirittura al periodo apostolico. La prima menzione, storicamente accertata, della Diocesi di Nicastro si trova nella “Diatiposi” di Leone VI, redatta verso la fine del secolo IX, ove viene ricordata come suffraganea di Reggio Calabria. Da cio’ si puo’ desumere che la Diocesi nicastrese sia stata eretta verso la meta’ dello stesso secolo, passando poi, alla fine del secolo X, dal rito latino, in cui era nata, al rito greco per volonta’ di Niceforo Foca che governo’ dal 963 al 969. Dopo la menzione delle “Notitiae III e X” della Costituzione di Leone VI, della chiesa nicastrese non si hanno altri accenni anteriori all’avvento dei Normanni, anche perche’ il periodo che abbraccia gli ultimi due secoli della denominazione bizantina e’ il piu’ oscuro della storia calabrese sia religiosa che civile. Durante questo periodo, pero’, la Diocesi non ha cessato la sua attivita’ pastorale; tanto e’ vero che i Normanni, al loro arrivo, la confermarono suffraganea di Reggio Calabria e dotarono il Vescovado di generose donazioni, elencate nel Diploma del 1101 del Conte Riccardo Siniscalco, compreso il terreno che andava dai confini del territorio di Amantea fino a Nicastro. Inoltre, come si rileva dallo stesso Diploma, la contessa Aremburga, sorella di Riccardo, fece costruire una nuova cattedrale, al posto della vecchia e piccola cattedrale bizantina, in onore di S. Pietro (“in honorem et sub nomine ipsius beati Petri”) consacrata, secondo una tradizione locale, da Papa Callisto II in occasione della sua venuta a Nicastro nel dicembre 1121 per mettere pace tra i fratelli normanni: il duca Guglielmo e il conte Ruggero. La generosita’ dei Normanni verso il Vescovado di Nicastro e di altri della Calabria rientrava nella loro politica di latinizzare le Diocesi calabresi in contrapposizione a quelle greche. Quella di Nicastro, pur trovandosi al centro di una zona fortemente bizantina, come si puo’ rilevare dalla presenza di numerosi monasteri greci che la circondavano, fu latinizzata nel 1094 con la elezione del vescovo Enrico che era normanno. Nei secoli seguenti, la Diocesi segui’ e subi’ le alterne vicende delle dominazioni straniere succedutesi e che esercitavano il loro potere non solo in campo civile, ma, spesso, anche in quello religioso. Il 27 giugno 1818, con la bolla “De utiliori” di Pio VII, la Diocesi di Martirano venne soppressa e aggregata a quella di Nicastro, che acquisto’, cosi’, maggiore importanza non solo per espansione territoriale, ma anche per l’aumentato numero del clero e dei fedeli e per l’incorporazione di alcune case religiose, fra le quali la celebre Abbazia di Corazzo, di cui fu Abate anche Gioacchino da Fiore. Inoltre nel 1963 sono state incorporate alcune parrocchie appartenenti alla Diocesi di Tropea – Nicotera e precisamente le parrocchie di Castiglione Marittimo, Falerna, Nocera Terinese, San Mango d’Aquino. In seguito, pero’, alla recente revisione delle Diocesi secondo il criterio della provincialita’ civile, sono passate alla Diocesi di Cosenza le parrocchie dei Comuni di Bianchi, Colosimi, Panettieri, Pedivigliano, Scigliano della stessa provincia; mentre alla Diocesi di Catanzaro – Squillace e’ passata la parrocchia di Castagna perche’ Frazione del Comune di Carlopoli di quella Diocesi e la parrocchia di Montesoro e’ passata alla Diocesi di Mileto – Nicotera – Tropea in quanto Frazione del Comune di Filadelfia appartenente a quella Diocesi. Il 30 settembre 1986 la Diocesi di Nicastro, nell’ambito del riordinamento delle Diocesi italiane disposto dalla Santa Sede, assunse la denominazione: “Diocesi di Lamezia Terme”, mentre la Curia, per rispetto all’antichita’ storica, ha conservato la denominazione: “Curia Vescovile di Nicastro”. Patroni principali della Diocesi sono i Santi Apostoli Pietro e Paolo. Compatroni la B.V. Maria Assunta in Cielo e S. Antonio di Padova. La Chiesa Cattedrale è dedicata agli stessi Santi Apostoli e la festa della dedicazione della medesima è il 1° settembre.

A cura della Diocesi di Lamezia Terme