La Basilica Reale Pontificia di San Francesco di Paola è una delle immagini più rappresentative di Napoli.
Ferdinando I di Borbone commissionò la sua costruzione come ex-voto per la riconquista del trono precipitosamente abbandonato durante il decennio francese.
Ne è testimone la scritta «D.O.M.D. FRANCISCO DE PAULA FERDINANDUS I EX VOTO A MDCCCXVI» incisa sull’architrave della facciata.
La storia racconta che lo scenografico portico è stato realizzato per ordine di Gioacchino Murat quando ancora la chiesa non era in progetto.
La chiesa, costruita tra il 1816 e il 1846, venne inaugurata nel 1836 da papa Gregorio XVI che le conferì il titolo di Basilica; la rese indipendente dalla curia arcivescovile di Napoli e concesse il privilegio ai suoi ministri di officiare con l’altare rivolto verso i fedeli.
Costruita sul modello del Pantheon di Agrippa in Roma, la chiesa sorge in piazza del Plebiscito, tra il palazzo della Foresteria della vicina reggia e quello del principe di Salerno, proprio difronte al Palazzo Reale. E’ protetta alle sue spalle dalla collina di Monte di Dio a Pizzofalcone, sede dell’antica Palepolis, primo nucleo urbano della città.